STALLO NELL’ITALIA DA PANDEMIA X

...STALLO NELL’ITALIA DA PANDEMIA X

Dalla proclamazione Urbi et Orbi (e non solo del Santo Padre nella e davanti la Chiesa di Pietro) dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità nella versione italiana) della Pandemia da Covid-19 (Coronavirus) ad oggi la Repubblica Italiana è in stallo in ogni sua attività (anche e soprattutto economica) con l’esclusione dell’approvvigionamento alimentare da parte della popolazione. Con ripetuti e giornalieri DPCM (Decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri), ordinanze dei Governatori delle Regioni e dei Sindaci, si sono chiusi tutti i negozi, le aziende, le fabbriche, le strade, le scuole, finanche il gioco del Lotto e delle scommesse del Monopolio di Stato. Tuttora c’è il blocco totale ad ogni evento, manifestazione, rapporti sociali e tutti i cittadini sono obbligati dalle forze dell’ordine a rimanere ancora per un po’ a casa e a rispettare le norme del distanziamento sociale volto a far rientrare la diffusione del contagio di questo virus influenzale mortale. Convulsamente si sono modificati più volte certificati di autocertificazione del Ministero dell’Interno, attraverso i quali i cittadini ammettono le proprie responsabilità e colpe se fermati dalle polizie (devono dichiarare se sono positivi al Covid-19, devono dichiarare se i loro spostamenti sono strettamente necessari, e se dichiarano il falso sono suscettibili di ammende cospicue e denunce penali).
La quarantena forzata ha spossato tutti e molti sono stati i casi di suicidio su tutto il territorio nazionale. Anche i cosiddetti “sani” devono fare sacrifici e fronteggiare i gravi disagi dal cambio di punto in bianco di routine ed abitudini. Dai bollettini ufficiali della Protezione Civile non escono per niente dati rassicuranti. Ci si spaventa ancor di più ascoltando numeri da Apocalisse con una mortalità di oltre il 10% sui casi positivi all’infezione. Analiticamente e statisticamente la curva della diffusione del contagio e della mortalità repentina è quasi di natura esponenziale e se non si troverà un rimedio, un argine, un antidoto, un super vaccino, si potrebbero verificare milioni di vittime nel Mondo come durante la Prima Guerra Mondiale (1914-18), funestata nell’ultimo anno dall’influenza spagnola (alcuni studiosi parlano di 50 milioni di vittime!).
E’ difficile rimanere coi nervi saldi e i colpi di testa di persone che non ce la fanno più si avvicendano per le strade e i condomini. In Italia come sempre e soprattutto nello stato d’emergenza vige imperterrita la confusione dei ruoli, delle capacità, delle colpe e delle responsabilità.
Dalla zona rossa della sola Lombardia (focolaio in Italia del virus isolato per la prima volta nei laboratori biomedici di Wuhan in Cina) si è, dunque, passati al codice e allarme rosso per tutta la Penisola.
Tutti gli ospedali sono al collasso, c’è penuria di personale medico, infermieristico e di primo soccorso, mancano presidi medici chirurgici come i tamponi (per verificare chi è positivo all’infezione), i vari tipi di mascherine (che a giorni diverranno obbligatorie per uscire in strada), i disinfettanti, tute asettiche, visiere e guanti. L’Italia Politica si è mossa in ritardo al grido accorato e greve della Repubblica Popolare Cinese, che anche se con filtri ha mostrato al Mondo come reagire al nuovo male del secondo Millennio. Ancora, però, gli altri Stati Europei non prendono le dovute precauzioni e misure per arginare la Pandemia X. Ci sono stati contagi illustri, dal Principe Alberto di Monaco, al Principe Carlo figlio della Regina d’Inghilterra, al Primo Ministro inglese, al Capo di Stato Maggiore dell’Esercito Italiano, al Segretario del Pd, e così via… ci sono stati morti tra dottori, infermieri, autisti di ambulanze, poliziotti e carabinieri di scorta e non.
Non si è fatto ancora abbastanza, l’Italia è in ginocchio, l’aiuto che viene dai Cinesi, Russi, Americani, Europa non più unita (ci sono dubbi della tenuta della Comunità Europea), non può evitare il totale tracollo finanziario e l’imminente depressione dopo una crisi lacrime e sangue. Leggi in Parlamento come il Cura Italia da parte del Governo (stanziamento di svariati miliardi di euro) sembrano un contentino ai soliti noti, alle grandi holding, ai grossi imprenditori, alle banche che prestano ora soldi con le garanzie dello Stato, ma che non consentiranno più ai piccoli esercenti (umile ossatura del tessuto economico italiano), agli artigiani, ai bottegai, ai commercianti ad alzare di nuovo le saracinesche. E se ne usciremo e chissà quando da questa Peste Nera, niente sarà più come prima!

Vincenzo Benincasa dalle MEDITAZIONI SOCIALI

Autografo
STALLO NELL'ITALIA DA PANDEMIA X

 

 

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