Referendum Costituzionale Italiano

...Referendum Costituzionale Italiano

Domenica 4 Dicembre gli italiani sono chiamati alle urne per decidere se approvare o meno le modifiche ad alcuni articoli della Costituzione della Repubblica. In questi giorni i fronti del sì e del no hanno pure avuto toni accesi. Ovviamente il sì è supportato dalla attuale coalizione di Governo, il cui capo è il Primo Ministro Renzi. L’Opposizione vuole il ritorno alle urne, se dovesse vincere il No al Referendum, anche adducendo che il Consiglio dei Ministri non è stato affatto formato da regolari elezioni. Sono circa trenta anni che si parla di dover riformare la Carta Costituzionale. Il bicameralismo perfetto non piaceva a molti, in quanto le leggi, approvate nella Camera dei Deputati, venivano bocciate nel Senato della Repubblica, quando le due camere avevano, dunque, la maggioranza paritaria: molti vecchietti che io conoscevo dicevano che in Parlamento si facevano i passi del granchio, due in avanti e quattro in dietro! Nel nostro Presidenzialismo parliamo proprio che il Parlamento deve legiferare solo attraverso la Camera dei Deputati e far fronte solo alle proposte del Consiglio dei Ministri (Governo), che ulteriormente devono essere approvate dal Presidente della Repubblica. Il Senato deve diventare un’assemblea costituente senza portafoglio, che si riunisce per discutere su argomenti eccezionali. Ribadiamo, però, che il Presidente del Consiglio non debba essere eletto dal Presidente della Repubblica, o da società segrete, o persino da consigli di amministrazione di Banche, ma debba essere eletto democraticamente dal popolo, come avviene negli Stati Uniti d’America e in Francia. Rimandiamo al nostro sito presidenzialismo.org per chi volesse approfondire le nostre proposte sulla forma di un buon Governo.
Il discorso sul rapporto Stato-Regioni è delicato. I sindaci di capoluogo eletti al Senato, insieme ai consiglieri regionali, con l’abolizione delle province, potrebbero portare a gravi carenze di rappresentatività. A mio avviso, per economizzare sui costi della politica, ben venga tutto l’accentramento dei poteri legislativi ed esecutivi alla Camera dei Deputati.
La Costituzione Italiana è stata scritta da uomini che volevano essere liberi e che ripudiavano le guerre in ogni loro forma. Questi uomini sono dei giusti e dei saggi e le loro parole devono solo essere applicate in modo corretto affinché la macchina dello Stato funzioni nel verso di arrecare beneficio e felicità a tutti i cittadini. Il punto è che le belle parole della Carta non sono mai state messe in pratica nella vita reale e nessuno ha voluto controllare bene che tutti le rispettassero. Il fronte del sì sostiene che riformando la Carta, si riduce la burocrazia, si favorisca l’economia, ci si accomodi con la Comunità Europea, ci si modernizzi e si cominciano a ridurre gli sprechi della politica. Il fronte del no sostiene che se vince il si perdiamo la nostra sovranità nel giro di pochi anni e tutti i poteri si accentrano nelle mani di poche persone.

Infine, detto ciò, invito a votare tutti secondo la vostra esperienza e, soprattutto, secondo coscienza.

Vincenzo Benincasa dalle MEDITAZIONI SOCIALI

Autografo
Referendum

 

 

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