ARRESTO E CAOS SOCIO-ECONOMICO DA CORONAVIRUS

...ARRESTO E CAOS SOCIO-ECONOMICO DA CORONAVIRUS

Come già accennato in pubblico, detto a parenti ed amici stretti, scritto da qualche parte sul web e sui social, previsto prima dello scoppio dell’anno ’20 del secondo Millennio, questa influenza ancora sconosciuta (non ci sono cure certe, né antidoti e né vaccini ufficiali), appellata COVID19, ovvero Coronavirus, sta paralizzando ogni sorta di attività umana, dal sociale, al commercio, all’economia, all’alta finanza, finanche negli usi, costumi e tradizioni dei popoli. Un’influenza malvagia, chiamata dal rosso Presidente della Repubblica Popolare Cinese Demone, e proprio come un Diavolo si diffonde tra la gente a macchia d’olio con un semplice starnuto, con un puerile colpo di tosse. Ci si contagia per via aerea in un modo molto semplice, si è colpiti a morte per soffocamento polmonare, per crisi respiratoria. E’ vero che i contagiati più a rischio morte sono quelli che già hanno problemi di salute, i debilitati e quelli che sono avanti con l’età, ma non è detto che i giovani e i giovanissimi ne sono immuni come comunemente si pensa, in quanto questo virus ha una forma genetica in continua mutazione e aggredisce sempre più violentemente le difese immunitarie dell’uomo. Ora che scrivo ci sono ospedali italiani al collasso, in carenza di mezzi, di strumenti, di uomini, senza più alloggi e posti per il trattamento intensivo e la rianimazione. Sconcerta come a Gennaio la notizia d’Oriente del nuovo morbo sia stata presa sotto gamba dai politici europei e soprattutto italiani. Ora che dalla città di Wuhan (distretto ove nel primo decennio del Novecento partì la rivoluzione rossa da Falce e Martello degli operai e contadini, che marciarono verso la città proibita del Dragone Verde dell’imperiale Pechino), focolaio del virus in Cina, i contagiati e quelli ancora possibili si stanno moltiplicando per tutto il Globo Terrestre e l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) sta per dichiarare la Pandemia, si stanno varando leggi e decreti ministeriali da Corte Marziale. Da “Non vi allarmate. E’ tutto sotto controllo!” siamo presto passati a “Non uscite più di casa. Fatelo solo se strettamente necessario!”. L’Italia è in affanno, in ambascia, nel caos e nel panico; da Paese europeo dell’allegria, della spensieratezza, dell'”andiamo tutti in giro a divertirci e facciamo Movida col drink in mano nei bar, nelle disco e nelle piazze”, siamo passati agli appestati d’Europa col maggior numero di contagiati e defunti dopo la rossa Cina. Già, siamo tutti rossi, non solo Milano e la Lombardia (focolai in Italia del virus) sono da zona rossa, ma il rosso è stato esteso a tutta la Penisola dal Presidente del Consiglio dei Ministri. Comportamenti assurdi delle popolazioni interessate da ordinanze e decreti di contenimento del contagio (la Lombardia è un lazzaretto a cielo aperto per parafrasare le tristi pagine della peste bubbonica del 1630 nei Promessi Sposi di Alessandro Manzoni) sono ora corretti coercitivamente dalle forze dell’ordine e finanche dall’esercito, indossanti divise isolanti e mascherine e occhiali protettivi (molto vicini alle maschere antigas per fronteggiare lo scoppio terroristico di una bomba batteriologica). Gli italiani sono sempre stati disobbedienti, refrattari a imposizioni e leggi, e scettici verso il pensiero di dotti e di chi sta al di sopra di loro; ora toccano con mano il pericolo mortale per tutti e più che correre ai ripari fuggono altrove, fuggono col malloppo come comuni ladri di galline, fuggono dai propri doveri e responsabilità.
E con l’arresto di ogni attività umana, col crollo in picchiata di tutte le Borse e di tutti gli indicatori economici, col blocco di eventi, appuntamenti e contatti personali Sine Die, ci si chiude in casa nella propria solitudine, si comunica con gli stessi propri conviventi via social con gli smartphones tenuti in mano e ripetutamente consultati in una smorfia da folli.
L’Italia, già arrancava in tutti i settori, da quello commerciale al finanziario, dal sociale alla sanità, dall’industriale all’istruzione, dai trasporti agli interni, dalla giustizia alla politica e così ancora, ora vedrà accrescersi perdite, danni, colpi di testa e non ci sarà mai fine al peggio. In questo quadro desolante di crisi sempre più incalzante gli ultimi, i deboli, i più poveri, quelli che non ce la fanno più, si ribelleranno e con una violenza inaudita si prenderanno le piazze… (vedere la rivolta dei carcerati di 50 penitenziari d’Italia con evasi e morti).

Vincenzo Benincasa dalle MEDITAZIONI SOCIALI

Autografo
ARRESTO E CAOS SOCIO-ECONOMICO DA CORONAVIRUS

 

 

Gruppo Facebook del Movimento Presidenzialista

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