DA PRIMO MINISTRO A PRIMO MINISTRO, chi di crisi ferisce, di crisi perisce…

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Ebbene, per rispettare la storia incresciosa della nostra Repubblica, che tradizionalmente dal 1946 dopo mezzo governicchio apre la crisi favorendo instabilità politica e ingovernabilità, oggi giorno siamo di fronte ad una ennesima dichiarazione di fallimento politico all’italiana. Facendo un rapido calcolo, quello della serva, probabilmente ci sono più Esecutivi che anni che ci separano dalla stesura della Costituzione.
Il Movimento Cinque Stelle di Grillo e Casaleggio (M5S, chiamato dai detrattori Movimento 5 Patacche, Movimento Grullino, Movimento degli scappati di casa, ecc.) non ha retto, dunque, alla conseguente crisi sociale, economica, politica, portata con forza nella Penisola dalla Pandemia X. I Grillini non hanno saputo trovare la quadra nelle Aule del Parlamento per ricucire la Maggioranza spezzata dall’impertinente ex Primo Ministro Renzi (costola spinosa del Partito Democratico). Le alleanze, prima coi Leghisti (Governo Giallo-Verde del primo Conte), poi col PD (Governo Giallo-Rosso del secondo Conte), hanno solo consentito ai Cinque Stelle (Stalle per alcuni) a mandare avanti governicchi che facevano solo proclami e buttavano fumo negli occhi ai più indigenti (come col Reddito di Cittadinanza, che ad oggi non sembra aver proprio coperture… oppure la lotteria degli scontrini?).
Con l’apertura della crisi dell’Esecutivo, Fico, il Presidente della Camera dei Deputati più Marxista possibile non è riuscito ad esplorare il Parlamento per un possibile Conte Ter. Allora, vista la contingenza mondiale di una Pandemia, che miete vittime non solo tra le persone fragili di salute, ma anche in quelle forti che detengono il potere finanziario, il Presidente della Repubblica decide di convocare al Colle per formare un Governo di Alto Profilo, un Super Mario, proprio come quello della consolle di giochi per bimbi. Un Super Mario Bros, non proprio come il Mario Monti di un po’ di tempo fa, che tagliava, tagliava in tutti i settori, dalla Sanità alla Scuola, dai Trasporti all’Industria, dal Commercio ai Risparmi con tasse e super tasse, ma un Mario, un Draghi già Presidente della Banca Centrale Europea (BCE). Un Draghi, che sa il fatto suo sui Mercati dell’Alta Finanza, un Draghi padrone delle super Banche e padre protettore dell’Euro sul Dollaro. Un Draghi, che secondo le prospettive degli analisti italiani della grande industria, formerà un Governo superiore a quello del primo Berlusconi (che negli anni ’90 fece sognare un po’ di imprenditori… con la Lira ci si poteva permettere ancora grandi cose…) e, speriamo noi del Movimento Presidenzialista che non faccia la stessa povera fine. Certo, il Berlusconi è stato cacciato dall’Esecutivo per aver fatto lievitare lo Spread a Mille nel vero senso della parola (lo Spread è il differenziale tra i Titoli italiani in Borsa con quelli della Germania, verso cui noi siamo debitori…). Il Draghi è persona autorevole soprattutto all’Estero e non temerà la spallata di una Capò Merkel di turno. A noi era simpatica l’idea del Berlusconismo con un Centro-Destra (Salvini e Meloni che tuttora vogliono le elezioni anticipate) che guardavano favorevolmente al nostro paventato Presidenzialismo alla Francese. Un Presidenzialismo che consentisse al Popolo italiano di scegliersi nella segretezza delle urna il proprio Presidente del Consiglio dei Ministri. Invece, come da copione, come da Costituzione, il Presidente della Repubblica (già scelto da una èlite) cala dall’alto a suo piacimento un Prèmiere per un Governo di tecnocrati anti politica politicante che salvi le chiappe ancora una volta ai più forti… e noi staremo a vedere ancora una volta!

Vincenzo Benincasa dalle MEDITAZIONI SOCIALI

Autografo
DA PRIMO MINISTRO A PRIMO MINISTRO, chi di crisi ferisce, di crisi perisce...

 

 

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