Informazioni scientifiche e politiche sul diabete

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Informazioni scientifiche e politiche sul diabete

Col governo Meloni e il suo premierato (presidenzialismo per l’elezione diretta del premier o primo ministro o presidente del consiglio dei ministri) chi è affetto da diabete di tipo 1 (dalla nascita) e di tipo 2 (mellito e alimentare) ha accesso tramite l’inps (istituto nazionale per la previdenza sociale) a molti benefici. Basta proporre al medico di famiglia il piano terapeutico del centro diabetologico che vi ha in cura. Chi è insulina dipendente (insulina animale quale l’humalog e quella sintetica per la somministrazione prima di coricarsi quale la toujeo, che è un doping a tutti gli effetti) ha diritto al bonus diabete che viene accreditato sulla pensione già percepita. Si può fare anche ricorso al patronato di competenza per essere riconosciuti tal beneficio che il governo Meloni offre soprattutto agli invalidi civili. Il diabete è stato riconosciuto dallo Stato una malattia invalidante proprio in questo anno.

Il diabete è un male che colpisce miliardi di persone nel mondo e in Italia si parla di milioni di cittadini che ne sono affetti e non lo sanno nemmeno. Basta sottoporsi a controlli e visite mediche con analisi cliniche approfondite nelle ASL (azienda sanitaria locale), che ogni regione d’Italia amministra autonomamente. Se il glucosio (zuccheri nel sangue) sfora il range minimo di 90-115 si è affetti da diabete di tipo 2, cioè il proprio pancreas non secerna insulina abbastanza per mantenere gli zuccheri nell’organismo. I dottori del centro diabetologico così consigliano la terapia da adottarsi (dalla pillola metformina alle pen di insulina) che bisogna esibire al medico della mutua (e richiedere in farmacia con ricetta medica alla mano i farmaci richiesti con i dovuti aghi, fascette per i glucometri manuali (ci sono anche quelli digitali che spiego dopo) che sono tutti a carico del servizio nazionale della salute (in altri paesi come gli Usa sono tutti a spese del cittadino). Basta sempre munirsi di codice fiscale su cui digitalmente v’è scritta tutta l’anamnesi della nostra salute. Ovviamente se si smarriscono i farmaci (le insuline) e gli accessori (gli aghi ad esempio) le Asl non garantiscono più le forniture in genere mensile (sono molto onerose). E parlando di oneroso, molte Asl forniscono a chi è insulina dipendente di un dispositivo digitale, che è il sensore che legge il glucosio nel sangue in tempo reale. Tale dispositivo come la marca Dexcom One che è americana può arrivare a costare allo Stato più di 4000 euro ogni 3 mesi e viene concesso solo ai casi gravi di diabete. Ma chi se lo può permettere, può comprarselo da solo. Il sensore è un dispositivo che misura il glucosio nel sangue continuamente tramite un ago che si impianta su un capillare o verso il braccio o sull’addome o sul gluteo. Si spara con una pistola di plastica usa e getta e scade dopo 10 giorni al ché bisogna installarne un altro. Il sensore è mantenuto da un cerotto impermeabile (si può fare il bagno e anche a mare) in cui bisogna inserire il trasmettitore, che è un chip che manda i dati entro sei metri al ricevitore, che può essere un dispositivo tout court oppure il proprio smartphone se è compatibile. Il ricevitore è dotato di memoria fino a 90 giorni ed è aggiornabile tramite il web, in cui si possono caricare pure i dati del proprio andamento e spedirle al dottore che ci ha in cura.

I sensori sono molto utili più del semplice glucometro manuale, in quanto ci tengono al corrente continuamente dei nostri zuccheri nel sangue. Avvertono sonoramente se si sfora la soglia dei 250 ritenuta soglia del diabete altissima oppure se si scende sotto i 70 (ipoglicemia che è molto più grave dell’iperglicemia perché si può andare incontro a coma -troppa insulina nel sangue-) e bisogna quindi prendere provvedimenti terapeutici. I sintomi più ricorrenti dell’iperglicemia sono spossatezza, dolori per il corpo e mal di testa, irascibilità, schizofrenia, tendenza a urinare spesso… il diabete è un male subdolo che induce il proprio pancreas deficitario di insulina a mangiarsi gradualmente negli anni tutti gli altri organi (ictus, infarti, perdita della vista, ecc.). E se non si controlla e tiene a bada, può indurre a morte.

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