EXCURSUS SULL’ITALIA E SUL RESTO DEL MONDO

...EXCURSUS SULL’ITALIA E SUL RESTO DEL MONDO

L’anno 20 del secondo millennio non si è aperto tra rose e fiori, ma con paure, insidie e morte. L’Italia barcolla nelle sue istituzioni e con un popolo sempre più prossimo alla miseria. Gli Stati Uniti d’America ad un passo da un conflitto nucleare con Russi e Cinesi, che vogliono proteggere la Siria, l’Iran, la Corea e forse anche la Libia e l’Egitto. Con l’assassinio del Generale dei servizi persiani (Iran) per opera di un drone partito da una base Usa si è veramente andato vicino a una catastrofe planetaria. Gli eserciti della Nato a comando Usa sfidano nei confini del nord e anche del sud del mondo l’asse Russo-Cinese. Ma in Cina, nella rossa Cina, scoppia un altro caso apocalittico. Si diffonde su larga scala un virus polmonare, il Coronavirus, di cui non si conoscono ancora le cause e di cui non si possiedono gli antidoti. Da una semplice tosse si è presto colpiti a morte e molti anti-complottisti gridano forte ad armi batteriologiche sfuggite di mano dai laboratori segreti della città di Wuhan. Attualmente la Cina risulta isolata, bloccata nei commerci, nella finanza e nell’industria. Tutto il resto del mondo è allarmato dal continuare traffici e rapporti col popolo del mandarino dagli occhi a mandorla. Chiusi e bloccati tutti i voli da e per la Repubblica Popolare Cinese. Crisi epidemiologica con risvolti anche negli ambienti militari che morde famelica i mercati con le Borse di New York, Londra, Francoforte e anche Milano che arrancano e vedono bruciarsi molti investimenti. Per di più alla Corte d’Europa Francia e Germania sono allarmate dalla Brexit dura di una Inghilterra sovranista e forse anche populista. La sinistra progressista europea vede sfumare il sogno comunitario di una Europa unita con la conseguente perdita di pezzi nell’immediato futuro. Gli inglesi, forti del partito conservatore e anche nazionalista, dicono addio all’Unione Europea con alzata di muri verso tutti gli immigrati. Ora per vivere in UK ci vogliono più documenti per il Visto e si deve avere un contratto di lavoro stabile con un salario minimo di almeno 25.000 sterline all’anno, oltre a conoscere bene la lingua inglese. Dunque, sono paletti che limiteranno drasticamente l’immigrazione di massa dal nord delle afriche, con un incremento dell’immigrazione di profili altamente specializzati e qualificati. Ci vogliono molti punti come nella Svizzera e nell’Australia per atterrare nella City, nella Londra della perfida Albione, come i poeti italiani dell’Ottocento amavano appellarla. Il Primo Ministro inglese Boris Johnson è totalmente scettico sulla capacità di mantenere stabile l’Euro da parte dei francesi e tedeschi, capitani della Comunità Europea. La Francia del presidente Macron è ancora in guerra contro i Gilet Gialli che dopo due anni infervorano sempre le strade e le piazze non solo di Parigi. Dipendenti e pensionati reclamano maggiori diritti e premi sia durante che dopo il lavoro. Francesi che si battono per il caro vita, la perdita del potere d’acquisto della moneta (nel nostro caso l’Euro), e contro il nuovo sistema coloniale e capitalista che ruba spazio alle masse. Se i francesi lottano nelle piazze per condizioni che per noi italiani sono pur sempre superiori, noialtri nella penisola siam messi ancor peggio. L’Italia, dalla crisi finanziaria e dall’esplosione della bolla immobiliare del 2008, ha visto il susseguirsi nelle aule del Parlamento di numerosi Governi, che nulla hanno fatto se non accrescere di miliardi e miliardi di euro il debito pubblico. Le sinistre e le destre del Bel Paese hanno accresciuto il mal di pancia del popolo, che democraticamente ha scelto come primo partito d’Italia il Movimento Cinque Stelle del comico Beppe Grillo. I Grillini sono stati sia all’opposizione che poi al Governo in due esecutivi, prima con i Leghisti di Salvini (Governo Conte Giallo-Verde), poi col PD di Zingaretti (Governo Conte bis Giallo-Rosso). Nelle votazioni amministrative sia comunali che regionali hanno preso e perso vicendevolmente posizioni. A fine Maggio ci saranno altre elezioni regionali che forse diventeranno la prova del nove del Governo Conte bis. Il malcontento popolare cresce sempre di più in linea con la diffusione della povertà pro capite, della disoccupazione e a lamentarsi sono pure quelli che un lavoro ce l’hanno, che hanno uno stipendio e non riescono ad arrivare alla fine del mese. Nelle piazze crescono nuovi movimenti popolari come le Sardine, costola del PD, che cercano di cavalcare l’onda, di racimolare consensi e di scoraggiare l’incitamento ai sovranismi, ai populismi delle destre estreme (Lega Nord e Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni che pian piano ruba voti a Forza Italia del Berlusconi), che pur hanno riscontro nell’Europa ormai disunita e negli Stati Uniti del presidentissimo Trump, che alza muri ed eleva dazi all’importazione (America First). Il Partito Democratico (PD) è divorato dall’interno dalla corrente scissionista dell’ex presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi, che, dunque, ha fondato il nuovo soggetto politico Italia Viva. Renzi non si arrende facilmente e cerca di giocare l’ultima carta prima della resa, se ci sarà, promuovendo sui mass-media il Presidenzialismo, cioè, l’elezione diretta da parte del popolo italiano del Premier, come nelle più importanti democrazie e che noi che scriviamo da tempo immemore proponiamo. Sempre Renzi fu sconfitto nel suo Referendum propositivo per riformare alcuni articoli della Costituzione della Repubblica sul regionalismo, sul Senato e sulla riduzione dei parlamentari. A fine marzo ci sarà un altro Referendum sempre sulla proposta di ridurre il numero dei parlamentari, proposta partita negli anni ’80 con la prima presidente donna della Camera dei Deputati Nilde Iotti. A nostro avviso la riduzione dei parlamentari, oltre a un risparmio per i contribuenti tutti, è il primo affondo verso la sburocratizzazione dello Stato. Ma in verità lo stesso Senato debba essere soppresso, perché all’interno delle sue aule ridondano decreti leggi, che possono essere già approvati nella Camera dei Deputati (il Senato è di fatto un doppione istituzionale). L’Italia, già tanto mortificata negli anni addietro, arranca dietro le notizie buie dal resto del mondo e ha bisogno di sostanziali modifiche settore per settore, dalla Giustizia alla Finanza, dal Lavoro alla Sanità, dall’Interno alla Difesa, dagli Enti Pubblici al Sociale, dalle Pensioni all’Istruzione, dal Commercio all’Industria e così ancora.

Vincenzo Benincasa dalle MEDITAZIONI SOCIALI

Autografo
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