ANALISI DEL PRESIDENZIALISMO

...ANALISI DEL PRESIDENZIALISMO

Sono circa 5 anni che stiamo diffondendo in rete il concetto di Presidenzialismo per l’Italia nel senso di eleggere il Presidente del Consiglio dei Ministri (Premier o Capo del Governo) direttamente con una tornata elettorale, in cui il Popolo possa esprimersi. L’elezione diretta del Premier consentirebbe di superare mali come l’instabilità politica, la partitocrazia e il clientelismo. Si sfavorirebbero pratiche illegali come il voto di scambio da parte di una miriade di Partiti, che vogliono spartirsi le prebende della Cosa Pubblica. Si darebbe più responsabilità al Capo del Governo, il cui operato sarebbe sotto il giudizio di tutti gli elettori. Il numero attuale dei Partiti che concorrono per i posti sia nelle maggioranze che nelle opposizioni in Parlamento è enorme. Ed è enorme la possibilità di dare o promettere qualcosa in cambio per un voto. Già i padri fondatori della Repubblica (nel ‘46 col Partito d‘Azione, PSI e PRI) avevano dibattuto sull’argomento e volevano superare l’architettura costituzionale della Repubblica Parlamentare in quella Presidenziale. La Destra e la Sinistra hanno avuto un approccio diverso verso il Presidenzialismo fino ai giorni nostri. Esponenti del Centro Destra hanno parlato di Presidenzialismo nel senso dell’elezione diretta da parte del Popolo del Capo dello Stato o Presidente della Repubblica. Altri, come noi, lo intendiamo nell’elezione diretta del Premier. Ma dalle nostre analisi e studi il concetto di Presidenzialismo non piace alle masse sempre crescenti che si interessano della Cosa Pubblica. Rimane sempre un concetto impopolare che incute timore soprattutto agli elettori di Sinistra: si sostiene che dare tanto potere a una sola persona si tornerebbe 70 anni addietro, al periodo del Ventennio Fascista. E’ una paura atavica del Popolo che si sente ancora diviso su molte problematiche del Paese. Da parte nostra abbiamo voluto superare la deriva dittatoriale del Presidenzialismo con l’elezione in diretta anche del Presidente della Repubblica, che quale garante della Costituzione, Capo della Magistratura e delle Forze Armate, dovrà controllare che il Capo del Governo non instauri di punto in bianco una Dittatura. Molti politologi parlano del nostro sistema come Semi-Presidenzialismo alla Francese, in cui i due Presidenti (quello del Governo e quello della Repubblica), con poteri diversi (legislativo, esecutivo e giuridico), si controbilanciano l’un l’altro nell’interesse esclusivo del bene comune. Abbiamo anche studiato il nuovo sistema elettorale, reperibile ancora sul sito presidenzialismo.org e sui nostri blog che diffondono in rete la Scienza del Buon Governo (SBG) del fu Prof. Gargione.
Sosteniamo che una Repubblica Presidenziale favorirebbe più stabilità sia a livello politico che finanziario, accrescendo la forza del Paese contro le insidie dei mercati finanziari internazionali. L’Italia avrebbe più rispetto in Europa e potrebbe finalmente battere i pugni sul tavolo del Consiglio dell’UE per avere condizioni più favorevoli. Ci sarebbero vantaggi per tutto il Popolo e si potrebbe agilmente superare stagnazione, povertà e miseria. Il commercio sia interno che le esportazioni con l’estero avrebbero più slancio grazie a dazi più favorevoli. La stessa industria potrebbe rinascere come all’epoca del boom economico del ‘60. Molti giovani eviterebbero di emigrare per un lavoro e un futuro migliore, trovandoli, appunto, a casa loro. Si darebbe coraggio agli imprenditori e agli artigiani, favorendoli col Fisco e con l’accesso al credito bancario. Sburocratizzando lo Stato, recuperando le risorse sprecate, si darebbe più fiato allo Stato Sociale riservando più diritti ai pensionati, ai disabili e a chi è rimasto indietro.

Vincenzo Benincasa dalle MEDITAZIONI SOCIALI

#Movimento Europeo Gilet Gialli su Facebook

Autografo
ANALISI DEL PRESIDENZIALISMO

 

 

Gruppo Facebook del Movimento Presidenzialista

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *