SECONDA ONDATA DEL COVID

...SECONDA ONDATA DEL COVID

E’ già passato un anno da quando nella rossa Cina è partito un seppur minimo allarme del contagio da Covid-19. Minimo allarme perché proprio a Wuhan, epicentro di questa pandemia, non avevano capito la severità di questa infezione. L’anno passato nella Repubblica Popolare Cinese si erano tenuti i giochi sportivi militari, in cui i giovani degli eserciti delle varie Nazioni si erano contesi i posti del podio mondiale. E’ un mistero che da Wuhan (ripeto ancora una volta che la rivoluzione rossa degli operai e contadini cinesi partì proprio da questa regione per approdare nella città proibita di Pechino, ultimo baluardo dell’Impero del Dragone Verde) si è diffuso in tutto il mondo un virus contagioso che attacca irrimediabilmente le vie respiratorie e i polmoni. Le autorità cinesi tra tentennamenti e favole da spy story hanno poi tentato di mettere in guardia il mondo delle pericolosità di questo nuovo ceppo della Sars. Infatti, le potenze nucleari da decenni e decenni comunicano ai vari popoli tramite i mass-media dell’eventualità non proprio remota di attacchi batteriologici nei territori, preludio di guerre totali (atomiche?). Già, il 2019 si era concluso con tafferugli palesi (medio oriente, Libia, assassinio da fantascienza di un generale iraniano, ecc.) tra il blocco atlantico (Nato con testa di ponte Usa) e la Russia di un Putin sempre più aggressivo e la Cina super marxista. E da tutto questo caos strategico militare gli Stati che ne fanno le spese sono proprio quelli (piccoli piccoli) che gravitano senza difese intorno al Patto Atlantico, non coperti dai limiti di strutture politiche e finanziarie da terzo mondo. La nostra Italia (confusione e crisi), la Grecia (Turchia all’attacco e crisi), la Spagna (panico da contagio), il Portogallo e pure la potente Francia (Gilets Jaunes, gilet gialli) accusano i limiti di gestione di una pandemia che non va a spegnersi ma a crescere col passar del tempo. In Italia le troppe limitazioni delle libertà individuali (Dpcm del Primo Ministro e ordinanze regionali e comunali) con chiusure più o meno palesi degli esercenti pubblici nelle strade e piazze, paure da informazioni apocalittiche nelle tv, radio, giornali, internet, ecc. (seconda ondata del Coronavirus con posti di degenza in ospedale sempre di meno), crisi di valori ed economiche-finanziare fanno crescere molto malcontento tra il popolo con possibilità di elevare le tensioni sociali fino a una rivolta comune ed omogenea (fonte da statistiche) contro le stesse istituzioni. Se in passato dal Governo centrale (Roma) si era tentato di porre non rimedio ma una toppa alla meno peggio alla piaga dilagante della povertà pro capite (c’è sempre stata in barba a chi ha un reddito da benestante tra falsi contribuenti ed evasori fiscali totali) con notizie e contenuti frivoli, sportivi, da intrattenimento (panem et circensem, ma stavolta il pane non c’è per tutti…), ora la situazione è molto grave in quanto i cittadini, che non hanno uno stipendio o pensione statale, devono fare i salti mortali in mezzo alla strada (fabbriche, esercenti commerciali come supermercati, centri commerciali, negozi, artigianato, ristoranti, bar, ecc.) per poter pagare a fine mese le utenze (fitti, luce, gas, telefono, tasse e sanzioni varie con more e interessi) oltre a fare la spesa per sopravvivere sia nelle città che nelle periferie. Poi, ad aggravare la situazione ci si mette l’avvocatura (sempre più costosa oltre il limite della truffa aggravata) e la magistratura con tribunali, già bloccati e intasati da un’infinità di processi civili e penali da decenni, che non aiutano di certo le famiglie che vanno a denunciare contenziosi (genitori che si separano e chiedono l’affidamento dei figli con calunnie che non hanno fine, mancato rispetto di accordi commerciali e di pigione, litigi vari e pretestuosi fino a delitti efferati…). Dunque, l’Italia è una polveriera pronta a esplodere e Parigi non è molto lontana.

Vincenzo Benincasa dalle MEDITAZIONI SOCIALI

Autografo
SECONDA ONDATA DEL COVID

 

 

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