IL VOTO SETTEMBRINO

...IL VOTO SETTEMBRINO

Dopo il 20 di Settembre ’20 con l’apertura delle scuole ci chiamano a tutti noi cittadini italiani a votare (salvo imprevisti per Covid-19) per un referendum popolare a tratti costituzionale per la riduzione del numero dei parlamentari. La riduzione dei parlamentari e dei loro relativi vitalizi, bonus e benefit è stato il cavallo di battaglia del movimento di Grillo (Movimento 5 Stelle – M5S) supportato dalla Casaleggio Associati. Dopo il 2014 a cavallo di crisi politiche, finanziare e sociali questo è stato il leitmotiv nelle piazze infuocate dal comico della pubblicità Yomo. Ma da un analisi non tanto scientifica si evince che molti grillini eletti non sono d’accordo sulla decimazione, se dir si voglia, delle poltrone tanto agognate. Nelle stesse caste di sinistra e destra storcono il naso verso questo referendum propositivo ed esponenti come Emma Bonino di Più Europa che con i radicali (Partito Radicale non pervenuto nemmeno entro il 3%, ma con una frequenza radiofonica mantenuta a denti stretti) dichiarano che lo sfoltimento di deputati e senatori (attualmente quasi in mille con 630 solo a MonteCitorio) non arreca affatto un risparmio per il popolo dei contribuenti italiani (si guadagnerebbe solo un caffè a testa!). La campagna elettorale è partita in sordina con tanti se e ma; tutto coronato dall’incertezza della pandemia che miete vittime non solo nella salute pubblica ma pure nel settore economico.
Infine, si andrà a votare anche per cambiare l’amministrazione regionale di alcune regioni come Campania, Liguria, ecc.; votazioni che si sarebbero dovute tenere a Maggio di questo anno Bisesto-Funesto come ho scritto in alcuni articoli precedenti in questa sede. Ci sono molti politicanti anche eletti nelle passate tornate elettorali che senza vergogna passano dall’estrema sinistra alla destra e viceversa (cambia casacche e mercato delle vacche) portando con sé il loro bouquet di voti con lo spostamento delle preferenze da una fazione all’altra in un rocambolesco circolo vizioso.
Parlando della Campania la giunta regionale di Vincenzo De Luca Presidente ha messo in essere tutta la sua potenza di fuoco per riaffermarsi andando a depositare un centinaio di liste (partitocrazia?) che è un record o un primato da Guinness per le elezioni regionali. Il governatore De Luca è stato alla ribalta nazionale (imitato più volte dal comico Crozza in TV) per la sua gestione ferma e decisa, quasi maniacale, della crisi sanitaria da Covid-19. In questi anni di amministrazione regionale è proprio difficile affermare che ha governato male, anche se l’Anac e gli istituti di statistiche e di conti pubblici affermano che la Campania ha speso una caterva di denari per la sanità pubblica (asl, farmaci, presidi sanitari e strutture, ecc.). Ai posteri l’ardua sentenza anche se i guai giudiziari per l’ex Sindaco di Salerno sono proprio alle porte. Molti salernitani sono convinti che De Luca debba essere portato a capo del Governo di Roma e come Primo Ministro come lui (“uomo con le palle”) la Repubblica Italiana non sarebbe più messa alla berlina dalle diplomazie internazionali…

Vincenzo Benincasa dalle MEDITAZIONI SOCIALI

Autografo
IL VOTO SETTEMBRINO

 

 

Gruppo Facebook del Movimento Presidenzialista

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