LA POLITICA E LA DISCRASIA

...LA POLITICA E LA DISCRASIA

Più passa il tempo e più le persone che si occupano di politica tendono a mostrarsi e farsi vedere dal pubblico come i paladini della legalità e della giustizia sociale.
Si riempiono la bocca di paroloni letti qua e là, sui giornali, su libri e su blog di sedicenti filosofi.
Diceva Luigi Pirandello (premio Nobel della Letteratura nel periodo fascista), molti lustri orsono, che tutti gli uomini indossano una maschera, interpretano una parte di una sceneggiatura, sono attori di un teatro che dietro le quinte si mostrano per quelli che sono: uomini corrotti alla ricerca del potere che vogliono opprimere i più deboli, quelli che chiedono un lavoro, che vogliono esprimersi nelle terre dove sono nati. Quando gettano giù la maschera, si mostrano palesemente in tutta la loro cupidigia ed ingordigia. Usano gli uomini onesti, le loro azioni e opere, per accedere ai vertici del potere e avere tanto, ma tanto denaro a disposizione. Si trincerano dietro prestanome, dietro nome e cognome di persone pulite, incontaminate se non proprio caste. Usano tutti i mezzi, soprattutto quelli occulti se non magici proprio dell’esoterismo, per distruggere i nemici e quanti dichiarano in pubblico l’opposto di quello che propinano al popolo tutto. La loro discrasia è quella condizione in cui le azioni, i fatti e le opere non corrispondono affatto a quello che dicono a voce in privato e in pubblico. Il loro atteggiamento crea nel tempo asti, rancori, vendette, guerre (civili) in chi li ascolta, in chi li segue, in chi non crede affatto in loro. L’onestà non è un punto di vista, ma qualcosa che va oltre la coscienza quasi nel divino.

Vincenzo Benincasa dalle MEDITAZIONI SOCIALI

Autografo
LA POLITICA E LA DISCRASIA

 

 

Gruppo Facebook del Movimento Presidenzialista

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