E’ la terza guerra mondiale?

CORRUZIONEE’ la terza guerra mondiale?

Il globo è fomentato da odi intestini e ufficiali. Dal medio oriente al nord e centro Africa, dal nord est fino al mar del Giappone. Popoli che non trovano pace nei loro territori e sono incapaci di autogovernarsi, popoli che aggrediscono sine causa apparente altri popoli, ritorsioni continue, vendette di gruppi e di stati verso altri stati; il globo è un contenitore che travalica di morte e distruzione. Nell’era della globalizzazione massiccia gli stati più potenti e più avanzati, nonché vincitori della seconda guerra mondiale, determinano le linee guida della politica da adottare. Gli stati più piccoli arrancano dietro di loro a causa dell’esiguità delle risorse che posseggono. Si ritrovano sempre con un pugno di mosche tra le mani e i loro cittadini più poveri sono i primi a farne le spese. La politica estera delle superpotenze nucleari, oggi, assomiglia più al gioco delle carte, ma di quello più nefasto dell’azzardo. O si vince tutto o si torna a casa con le tasche pulite, con perdite di danaro da capogiro; di qui il passo all’aggressione, alla guerra al contendente è sempre più vicino. Si sono riformati a ragione i due blocchi contrapposti dell’Occidente e della Nato contro gli stessi fautori del passato comunismo che cercano aiuto verso oriente. Le minacce degli uni agli altri creano scompensi tra le economie di tutti gli stati del mondo: chi traffica, chi commercia con un blocco non può farlo con un altro pena sanzioni e crac finanziari da capogiro, il tutto a discapito dei lavoratori-contribuenti che hanno creduto sia negli uni che negli altri. Si fanno e disfanno alleanze tra popoli, il tutto stabilito a tavolino da alcuni, dai leader che rappresentano le loro collettività. La politica estera è stracolma di bluff, di trabocchetti e sgambetti, che si ripercuotono nelle singole politiche interne nazionali, con gruppi parlamentari al governo che cambiano casacche alla stregua di un nuovo turno di una partita di carte. E tutto il mondo è paese in quanto quello che vediamo in Italia è la copia carbone di quello che sta succedendo in tutti gli altri stati meno potenti. L’economia è in crisi, l’economia delle famiglie che arrancano a fine mese, l’economia uccide come dice il nostro Papa, l’economia ha già ucciso quasi milioni di uomini e donne in fuga dal nord e centro Africa, dal medio oriente, dall’est che sia europeo o sovietico? Famiglie intere che hanno perso la casa, la terra che lavoravano e consentiva loro di sostenersi, ed hanno perso per sempre la pace e la loro identità. E cercano questa loro identità in fuga verso un nuovo paese che loro stessi reputano più accogliente, ma non è così: vi trovano solo altra ostilità di gente che non è più pronta a fare sacrifici, a immischiarsi in querelle che non può capire. E tutte le terre abbandonate e distrutte del globo accoglieranno le truppe dei due blocchi dominanti con al seguito vassalli, valvassini e valvassori e il Demone del caos e della distruzione impianterà su di loro lo stendardo della miseria, della fame e della morte.

Vincenzo Benincasa dalle MEDITAZIONI SOCIALI

 

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