IL PUNTO SULLA POLITICA NOSTRANA E STRANIERA

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Siamo giunti al vento caldo d’estate e in attesa di tutte le nomine del Parlamento, della Commissione Europea, della BCE, dell’Alto Rappresentante e di altre istituzioni d’Europa. Se in un primo momento, dopo le elezioni europee, abbiamo assistito a un seppur timido trionfo delle forze populiste e sovraniste, soprattutto in Italia con la Lega di Salvini, il M5S e anche Fratelli d’Italia della Meloni, oggi pomeriggio abbiamo assistito a un enforcement dell’asse franco-tedesco. Infatti, Presidente della Commissione è stata eletta l’ex ministra della Difesa tedesca, che come ci dicono è più intransigente della Merkel, mentre alla Banca Centrale Europea (BCE) va La Garde, francese appoggiata da Macron, già Presidente del Fondo Monetario Internazionale (FMI), che, dunque, prenderà il posto dell’italiano Draghi. Come detto, siamo ancora in attesa di altre nomine al Consiglio d’Europa, ma quello che balza alla cronaca è il fatto che il 7,8% di rappresentatività dell’Italia non viene fatto valere, soprattutto dalle volute assenze dei nostri eurodeputati alle sedute dell’europarlamento. Sembra che l’opposizione italiana del PD e delle varie sinistre disunite abbiano ragione sul fatto che noi Italiani non contiamo più niente in Europa. E molti amministratori locali della Sinistra temono che molti finanziamenti europei per progetti di cantieristica ed altro vadano in fumo.
E poi oggi abbiamo assistito nel Parlamento d’Europa a uno scenario penoso per tutti i liberali e i sognatori degli Stati Uniti d’Europa: all’intonazione dell’Inno alla Gioia, Inno d’Europa, gli eurodeputati pro Brexit hanno voltato le spalle senza rispetto alcuno. Dunque, siamo arrivati a una fase in cui ci vogliono i nervi saldi per mantenere un’Europa Unita, così come l’abbiamo conosciuta 17 anni fa. E dai confini orientali e mediorientali vengono notizie poco rassicuranti, notizie di aggressioni e guerre totali (Russia, Usa, Cina che coinvolgono piccoli Stati).
Forse, Berlusconi con le sue clientele aveva costruito una rete di influenze che ci rendeva partecipi delle politiche d’Oltralpe. Ora, con le nuove nomine e con Salvini, da solo contro tutti, soprattutto nella vera e propria querelle internazionale dell’immigrazione, non abbiamo modo di poter sbattere i pugni sul tavolo delle consultazioni d’Europa. E gli altri Stati ci trattano e bistrattano come un Paese Coloniale. Ci rimandano malnutriti e sedati tutti i richiedenti asilo che per un caso o l’altro sono riusciti a raggiungere i loro confini. Si marca l’attenzione sul fatto che il nostro Ministro dell’Interno dispone l’arresto del comandante di una nave (la SeaWatch non è l’unica…), che recupera in mare i richiedenti asilo, e che non ha rispettato gli out out della Guardia Costiera e della Finanza. Si è fatto un caso quasi mondiale e tutti ci chiamano fascisti, populisti, sovranisti e razzisti, ma gli Stati Uniti d’Europa non prendono ancora l’iniziativa di ridistribuire equamente entro i loro confini tutti i rifugiati (centinaia e centinaia di migliaia tra uomini, donne e bambini) che scappano dalle guerre, dalle carestie e dalla siccità. Sulle nostre coste sono approdati quasi un milione negli ultimi anni e migliaia hanno perso la vita. L’Europa deve contare soprattutto nelle emergenze come questa e non solo per riscuotere le tasse dai lavoratori e dai contribuenti. Dunque, ci vogliono i nervi saldi non solo per rimanere in questa nuova Europa, ma anche a mantenere in auge il Governo Italiano Giallo-Verde, in cui la Lega Nord aggredisce il Movimento Cinque Stelle, mentre le opposizioni non aspettano altro di farlo cadere per far indire nuove elezioni.

Vincenzo Benincasa dalle MEDITAZIONI SOCIALI

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