DITTATURA SANITARIA AD OLTRANZA…

DITTATURA SANITARIA AD OLTRANZA…

Nel Mondo e non solo nella nostra povera Italia siamo da 2 anni in un regime sanitario senza testa e coda. In Italia molti cittadini sono vittime di angherie e follie di nosocomi e loro personale medico. Il Covid-19 ha dato alla testa non solo agli infettati ma anche ai soccorritori. Gli studiosi della sanità e questa volta parliamo della sanità mondiale arrancano ancora su quello che devono dire e dimostrare alla popolazione. Medici di fama nei paesi sicuri d’oltremanica hanno seri problemi dialettici, figuriamoci quello che sta succedendo nell’Italia del “ciao caro”.
Parlo per esperienza personale sulla dittatura sanitaria. Io vivo nella città di Salerno, comune della regione Campania. Noi cittadini Campani siamo alla ribalta nazionale per avere un Presidente di regione molto colorito, eclettico e suis generis, anche capo della sanità regionale. Programmi radio e televisivi comici lo prendono di mira al nostro Presidente della Campania.
Ebbene, il 16 di Giugno stavo andando velocemente a un pub del centro storico di Salerno dove con gli amici avrei visto giocare l’Italia agli Europei. Ma all’altezza dell’ex Tribunale sul Corso Vittorio Emanule ho una pausa e inizio a fumare sigarillos camel. Non vedo niente e non ricordo nulla di quello che stava succedendo di fronte a me e verso la strada principale. Mi si avvicina l’ambulanza dell’Ospedale di via San Leonardo (il Ruggi d’Aragona di Salerno) e il dottore con sguardo greve mi invita a salire sopra la vettura medica. Io cerco di spiegare che sto bene, non vedendo tutto quello che avevo sulle spalle e sulla fronte. Al che passano sul Corso dei conoscenti (non proprio amici veri) che mi consigliano vivamente di salire sull’ambulanza, in quanto sono in una pozza di sangue e vittima di un incidente stradale. Così i sanitari dell’ambulanza tra il coatto e le buone parole mi conducono in Ospedale. Lì, assisto a delle scene senza senso e in piena follia. Cominciano ad asciugarmi il volto dal sangue che io non vedo. Cominciano a chiedermi anche in presenza dei Carabinieri se ricordassi di essere stato investito dal Pullman e di essermi alzato da terra e iniziato a fumare. Al che io inizio ad andare in confusione, per prima cosa perché non ricordo affatto di essere finito sotto un mezzo, e per seconda cosa che mi sembrava di stare in mezzo a veri pazzi che sostenevano che io ho preso una botta in testa e che non ricordi di essere stato investito. Così, mi conducono al reparto di Neurochirurgia. E lì vengo interrogato da altri matti tra infermieri semplici e dottoresse primarie che mi fanno pure alcuni tamponi per Covid. Mi fanno capire che io sto in una situazione disperata, quasi prossimo alla morte e comunicano ai carabinieri intervenuti che sono in prognosi riservata. Mi praticano tutta una seria di indagini tra tac al cervello, al volto e al corpo. Poi mi riempiono le vene dei bracci di flebo (di chissà che roba) e cateteri per evitare che io scenda dal letto per andare in bagno. Nel frattempo cominciano a telefonarmi amici e parenti, alcuni dei quali cercano di salire nel reparto ma vengono bloccati dalla dittatura sanitaria (Sono stato vittima anche di sequestro di persona come ho detto sui video su Facebook). Amici mettono in subbuglio il personale medico e il 19 di Giugno vengo rilasciato con un documento di dimissione, in cui descrivono che io rifiuto gran parte delle cure e operazioni chirurgiche (al volto e al cervello dove sostengono che io ho del sangue…) e visite anche sulla vista. Come ho descritto nelle dirette Facebook in pochi giorni senza ascoltare le cure dell’ospedale di Salerno mi riprendo, supero da solo i mali causati in primis da chi mi ha soccorso in modo falso e riprendo la vita di prima…

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