La politica nostrana

...La politica nostrana

La politica italiana odierna non segue affatto i sistemi più accreditati degli anglo-americani. E’ indubbio che tutto l’Occidente è cambiato dopo il secondo conflitto mondiale, e tutti gli Stati perdenti hanno assimilato gli usi e costumi, nonché le tradizioni, degli Stati vincitori. L’Italia è passata da un regime dittatoriale, in cui il governo parlamentare era esclusivamente in mano agli uomini di un solo partito, a un regime democratico che ha visto moltiplicarsi negli anni partiti e movimenti politici, che spesso, confrontandosi apertamente e ostilmente, hanno creato caos e confusione nel popolo alla stregua di una guerra civile perenne. I politici italiani post guerra hanno evoluto nei peggior dei modi la diatriba politica democratica degli anglo-americani. Hanno sì diffuso la nuova filosofia politica dei vincitori nel Paese, ma cogliendone gli aspetti più nefasti, quali, appunto, la frammentazione in gruppi di correnti di pensiero un tempo unici e la partitocrazia. In Inghilterra la diatriba politica è concessa alla destra e sinistra parlamentare, come i Conservatori e i Laburisti, così come negli Stati Uniti vi sono i Repubblicani e i Democratici che si contendono il potere, con un’eccezione del Terzo partito indipendente, come avviene anche nella Francia Presidenziale. L’Italia, invece, è diventata la Patria di una miriade di Partiti che non hanno né testa né coda, che altro non fanno che creare astio nei liberi cittadini e diffondono, negli anni delle Legislature, instabilità politica ed economica, clientelismo e corruzione. Il Bel Paese è incontrovertibilmente la Patria del milione di Generali e dei dieci soldati! L’esercito dei “Lei non sa chi sono io” costa a tutto il popolo l’ammontare dell’esorbitante debito pubblico, che si aggira su per giù intorno ai 2.200 miliardi di euro. Quando si parla in televisione di debito, di pil, di lavoro, di fatturato industriale e commerciale, si colpevolizza il contribuente come se tutta la crisi d’Italia sia opera sua, e perché evade continuamente le tasse… Le tasse sono richieste perché l’esercito dei Generali non riesce a mantenere lo status quo in cui si è arroccato da decenni e, nessuno di loro ha intenzione di perdere i diritti acquisiti, che sono i famosi vitalizi d’oro che vengono erogati mese per mese. E, oltre ai vitalizi, il milione di Generali ha trattamenti di favore e concessioni di ogni tipo. I Generali d’Italia, tutt’insieme, vantano questi diritti nei confronti dei dieci soldati, e li soggiogano, e li sfruttano e li inducono al suicidio.
E, poi, hanno anche il coraggio di mandare i dieci soldati al fronte, a belligerare insieme agli Stati vincitori che hanno da secoli sistemi di governo tutt’altro che masochisti. E terrorizzano tramite i mass-media e le scuole i deboli, i poveri, i sensibili, i poco istruiti, nella concezione medievale di una vasta macelleria sociale.
Il metodo per ovviare ai mali dell’Italia del milione di Generali l’abbiamo solo noi di presidenzialismo.org e quanti vogliono mettere in pratica le nostre idee.

Vincenzo Benincasa dalle MEDITAZIONI SOCIALI

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