La reversibilità

...La reversibilità

Girano voci che c’è un disegno di legge nel Senato della Repubblica che vuole terminare l’erogazione delle pensioni di reversibilità alle vedove. E’ qualcosa di abominevole se si pensa che la maggior parte delle casalinghe, che hanno perduto il marito, che lavorava e pagava i contributi anno per anno, non hanno di che vivere senza, appunto, la reversibilità. Sono donne che, ormai, hanno superato la sessantina e, giocoforza, non possono inventarsi un lavoro per mantenersi. Questo Governo che si dichiara di Sinistra, ha senza alcun dubbio un’altra faccia. La Sinistra Parlamentare non dovrebbe tutelare la fascia più debole della cittadinanza?
L’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale (Inps) fu istituito dal Governo Fascista di Mussolini proprio per dare assistenza ai più deboli, per garantire la pensione a coloro che non potevano più lavorare. Togliere la pensione di reversibilità alle povere vedove crea nel giro di pochi mesi un disordine sociale senza precedenti. Per primo, la reversibilità risulta già essere un sostentamento da fame in quanto la media delle pensioni si aggira attorno ai seicento euro, denaro che serve solo per non morire di fame. Per secondo, molte vedove si trovano nella condizione di dover accogliere ancora i figli sotto il tetto coniugale per il fatto che questi ultimi non trovano lavoro, oppure lo hanno perso a causa di questa crisi economica epocale. E la pensione di reversibilità, come quella di invalidità civile, funge proprio da ammortizzatore sociale. E’ ovvio, appunto, che i nuclei familiari agiati non hanno diritto a queste forme previdenziali, e, solo in questo caso gli organi di controllo del Governo devono attivarsi affinché l’Inps paghi chi veramente ne ha bisogno. Ma in Italia, si sa, a causa di politiche clientelari e del giro di raccomandazioni senza fine si garantiscono vitalizi da capogiro ai figli, agli amici e a tutto l’entourage dei politici, dei dirigenti e dei collaboratori: la casta, per far quadrare i bilanci delle casse senza fondo dello Stato, non ha di meglio da fare che togliere il pane di bocca alle povere casalinghe rimaste vedove…

Vincenzo Benincasa dalle MEDITAZIONI SOCIALI

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