Lo Stato fa impazzire i pensionati e non solo…

...Lo Stato fa impazzire i pensionati e non solo…

Tutti, ormai, percepiscono che il livello di follia tra i cittadini italiani è salito insieme al gradiente che determina la crisi economica nello Stato. La televisione ci trasmette quotidianamente notizie di cronaca folle, di cronaca sia locale che internazionale, che un uomo saggio e, tra virgolette, normale, non potrebbe mai approvare. Liti tra marito e moglie per futili motivi che finiscono in vere e proprie stragi; gelosie tra fratelli per cose o denaro da possedere che finiscono nel sangue; genitori separati o divorziati che si contendono i figli piccoli all’uscita di scuola; mogli infedeli che sfottono palesemente gli ex; padri libidinosi verso le loro bambine; pensionati gettati nel panico da politiche di austerità del governo; pensionati allarmati dalla possibilità di perdere tutti i propri risparmi riposti in banche a rischio fallimento; pensionati esasperati dalle tasse continue sui beni rifugio come gli immobili; pensionati costretti ad accogliere di nuovo a casa i figli che si sono divorziati, che hanno perso il lavoro, che non possono più farcela da soli; pensionati indotti al suicidio perché tutto comincia ad andare storto, dalla solidità economica agli affetti familiari. E lo Stato continua a gravare su di loro, i pensionati, ai quali si toglie l’aumento dell’assegno previdenziale, si toglie la sanità gratuita, si tolgono i servizi sociali, si toglie l’assistenza, si toglie il supporto, si toglie… l’amore nel focolaio domestico e la speranza che si può ancora sopravvivere. Erano valorosi docenti ed ora non sanno nemmeno scrivere perché accecati dalla rabbia; erano artisti ed ora non sanno nemmeno disegnare un fiorellino perché pieni di sdegno; erano dottori ed ora non sanno nemmeno curarsi da un raffreddore perché sono ammalati nello spirito; erano conducenti di autobus ed ora non sanno nemmeno districarsi su una sedia a rotelle perché la vita in uno Stato governato da folli, che genera altri folli, è una vita che non conduce da nessuna parte, se non altro dritti all‘Inferno!

Vincenzo Benincasa dalle MEDITAZIONI SOCIALI

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