Le ruberie degli aiuti finanziari della BCE

LiraLe ruberie degli aiuti finanziari della BCE

Dove vanno a finire tutti questi soldi della Comunità Europea elargiti agli Stati in difficoltà?
Il caso della Grecia soccorsa dai burocrati di Bruxelles non è un caso isolato. Gli uomini del governo greco, qualsiasi sia la loro appartenenza o alla sinistra o alla destra parlamentare, fanno incetta delle tranche plurimiliardarie che vengono accordate per rilanciare l’economia del loro paese. Li usano o per comprarsi un enorme numero di immobili o per costituire capitali all’estero, in particolar modo verso fondi bancari nella cassaforte del Mondo che è la Svizzera. Non tengono affatto a cuore le sorti del loro popolo che versa in uno stato di povertà senza precedenti nella storia. Nelle intenzioni degli uomini della BCE v’è una parvenza morale di creare forme di sviluppo e di riforma che aiutino a tirarsi fuori dalla stagnazione economica in cui sono impantanati tutti i cittadini greci: volevano che i fondi fossero ridistribuiti equamente alle classi meno abbienti del popolo, ma non è stato così. La soluzione degli europeisti ha sortito effetti opposti. I poveri sono diventati sempre più poveri e i ricchi, protetti dai loro politici, sempre più ricchi.
La reazione di Bruxelles a questo stato di cose, che è la politica di austerità della tedesca Merkel, ha esasperato ancor più la condizione di miseria di quei cittadini greci che non hanno lavoro e che non hanno voce in capitolo nel loro paese. Manovre finanziare da squali dell’alta finanza e regimi fiscali ciechi hanno condotto alla chiusura di quelle poche industrie e aziende che c’erano sul territorio. Si calcola che ogni nucleo familiare greco abbia un debito verso i creditori degli Stati europei più forti di circa 90.000 euro: una cifra che può essere intesa come una sorta di ipoteca sulle case che ancora alcuni possiedono. I piccoli proprietari, i piccoli risparmiatori e i piccoli imprenditori vengono così vessati dai poteri alti, indotti a svendere i loro beni, come ho detto in altre sedi, e condotti, come potete leggere sui giornali, al suicidio. Tutto ciò a vantaggio dei grandi capitalisti e di quanti speculano sulla sorte dei singoli cittadini: i loro pseudo politici usano la loro posizione privilegiata come contractors del Parlamento Europeo per creare Lobby di Stato sempre più ricche e più potenti. La soluzione dell’austerity a tutti i costi è come il serpente che si morde la coda e la Grecia non è molto lontana dall’Italia!

Se si vuole veramente far uscire gli Stati più deboli d’Europa da questa recessione e crisi finanziaria di altri tempi, si deve categoricamente istituire un organo di controllo super partes che stabilisca una Legge Fiscale uguale per tutti i membri della Comunità. Si deve perseguire il colpevole di questa colossale ruberia, non le vittime ignare. Altrimenti è meglio che ogni membro dell’Euro ritorni ad assumere la sua valuta storica, riprendendosi la sua sovranità monetaria e pagando i suoi debiti pubblici verso chi meglio crede a suo rischio e vantaggio.

Vincenzo Benincasa dalle MEDITAZIONI SOCIALI

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